Anoressia Nervosa negli adolescenti e interventi di Psicoterapia

L’anoressia nervosa, un disturbo alimentare con impatti rilevanti sulla salute adolescenziale, ha mostrato un andamento significativo negli ultimi 10 anni. Negli ultimi 10 anni, infatti, l’incidenza dell’anoressia nervosa tra gli adolescenti è aumentata in modo preoccupante. Secondo dati epidemiologici recenti, si è osservato un incremento del 15% dei casi diagnosticati rispetto al decennio precedente. Questa tendenza all’incremento suggerisce una complessità crescente nei fattori di rischio associati al disturbo.

Tutti i disturbi dell’alimentazione sono più frequenti nella popolazione femminile che in quella maschile: negli studi condotti su popolazioni cliniche, gli uomini rappresentano il 5-10% di tutti i casi di anoressia nervosa, il 10-15% dei casi di bulimia nervosa. L’incidenza dell’anoressia nervosa è di almeno 8-9 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi”.

I criteri diagnostici nel DSM 5 per l’anoressia nervosa sono:

  • Restrizione dell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo atteso.
  • Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.
  • Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.

Le cause dell’anoressia nervosa, influenzate da interazioni complesse tra fattori biologici, psicologici e sociali, sembrano essersi intensificate nel corso degli anni. Le pressioni sociali legate all’aspetto fisico, la diffusione di ideali irrealistici attraverso i media e l’instabilità delle dinamiche familiari emergono come elementi chiave nel contesto contemporaneo.

È importante premettere e sottolineare che una valutazione delle condizioni mediche del paziente o della paziente rappresenta una fase fondamentale per orientare e garantire tempestività e incisività della presa in carico, delle cure e del trattamento: a seconda della valutazione effettuata da un medico, verrà indicata al paziente e ai suoi familiari la necessità di un ricovero in emergenza o in regime ospedaliero o ambulatoriale, allo scopo di prendere in carico in modo complesso il disturbo. Tra i vari interventi importanti, entro un approccio integrato e multidisciplinare, rientrano ovviamente anche interventi di psicoterapia.

Gli interventi psicoterapeutici, cruciali nella gestione dell’anoressia nervosa adolescenziale, comprendono diversi approcci, tra cui la terapia famigliare, la terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) e la psicoterapia psicodinamica. La psicoterapia psicodinamica, con la sua enfasi sull’esplorazione delle dinamiche inconsce e dei processi intrapsichici, offre un contributo importante alla comprensione profonda dei meccanismi sottostanti. Spesso l’approccio della psicoterapia psicodinamica può essere maggiormente indicato non in una fase iniziale del trattamento ma in una fase successiva.

Una psicoterapia psicodinamica, in necessario affiancamento ad altri approcci e interventi ritenuti opportuni,  può aiutare a rivelare le radici profonde delle dinamiche relazionali e dei conflitti inconsci che contribuiscono all’anoressia nervosa. Attraverso l’esplorazione dei processi di difesa e la promozione della consapevolezza emozionale, questa forma di psicoterapia può favorire cambiamenti significativi nei modelli disfunzionali di comportamento alimentare.

Gli approcci integrati, che includono sia interventi cognitivo-comportamentali che psicodinamici, stanno dimostrando un impatto positivo. La combinazione di dati epidemiologici attuali e approcci psicoterapeutici avanzati, compresi quelli di natura psicodinamica, costituisce un fondamento cruciale per affrontare efficacemente questa sfida crescente nella salute mentale giovanile.

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